Una 17enne immunodepressa muore per Coronavirus dopo che sua madre, una donna No-Vax, l’aveva mandata ad un party in chiesa.
A quella festa avevano partecipato più di cento persone che non indossavano alcun tipo di protezione come la mascherina. La chiesa ha smentito che si trattasse di un Covid Party.
La 17enne si chiamava Carsyn Leigh Davis e le sue condizioni di salute erano già compromesse prima di risultare positiva al Coronavirus.
Era immunodepressa, aveva problemi di sovraccarico cronico e un disordine al sistema nervoso dal quale era guarita a cinque anni.
La ricostruzione della vicenda
Sua madre, Carole Brunton Davis, lavora come infermiera e il suo compagno lavora come assistente medico. Quando la ragazza ha iniziato a presentare i primi sintomi riconducibili al Covid, hanno pensato che si trattasse di un semplice raffreddore.
Nove giorni dopo il party in chiesa, la madre ha notato dei strani sintomi sulla 17enne. Aveva un colorito poco salubre mentre dormiva: “appariva grigia“.
Ma la donna, anziché chiamare un medico, le ha somministrato una dose di un farmaco antimalarico a base di idrossiclorochina, salito recentemente alla ribalta perché consigliato dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, come efficace cura contro il virus che ha causato la pandemia.
Una cura casalinga inefficace
Il farmaco non ha dato l’effetto sperato, così la famiglia ha deciso di utilizzare il macchinario del nonno per la respirazione assistita in modo da permettere alla 17enne di respirare. Anche questo trattamento si è rivelato inutile.
Carsyn è stata trasportata in ospedale ed i medici hanno confermato la positività al Covid-19.
I suoi genitori si sono opposti al trattamento sanitario consigliato ed hanno rifiutato di intubarla preferendo una cura a base di plasma. Purtroppo le condizioni di salute della ragazza sono peggiorate. La 17enne è morta il 23 giugno scorso al Nicklaus Children’s Hospital.